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13/08/2005
VEDI LE FOTO DELL'F-16Particolare è stato il caso degli Emirati Arabi, per i quali la Lockheed nel febbraio 1995 pensava di offrire un F-16 modificato con le ali dell'F-22 per aumentarne le capacità di carico e renderlo più appetibile rispetto alla concorrenza, che era rappresentata da F-15E, Su-30MK ed una offerta di leasing di Tornado IDS. Il progetto, denominato F-16U, andava a riprendere le specifiche del precedente F-16XL ma, dati gli elevati costi di sviluppo, fu accantonato. Agli Emirati Arabi vennero quindi offerti F-16C e D del Block 60, dotati di motore F110-GE-129, maggior capacità di combustibile interna e apparato "Lantirn" incorporato.
I fallimenti della strategia commerciale attuata dalla Lockheed e dal governo degli USA sono stati ben pochi. La stessa vicenda pakistana si è conclusa con la restituzione dei capitali impegnati solo 10 anni più tardi, con un erborso rilevante, (600 milioni di dollari), ma oramai già ammortizzato nel tempo. Dei 27 caccia F-16 A e B del Block 15, 14 sono andati alla NAS Fallon, in California, destinati a ricoprire il ruolo di "aggressors", nei combattimenti simulati, al posto degli F-5 e degli F-18 impegnati nella scuola dei Top Gun. Gli altri F-16 sono finiti alla "Edward" AFB, sempre in California, dove sono stati impiegati nell'attività addestrativa al posto dei T-38 del 412th Test Wing dell'USAF.
Tra le forze aeree d'Europa che da più tempo impiegano l'F-16 ricordiamo l'Olanda, che già nel 1988 ha deciso di sostituire i suoi NF-5 con l'aereo della Lockheed, donandoli a Grecia e Turchia, che allora erano tra i paesi con maggiori problemi nel bilancio della difesa.
Nel 1996, gli Stati Uniti hanno proposto alla Gran Bretagna l'acquisto di 40 F-16C ricondizionati al costo unitario di 20 milioni di dollari, in alternativa ad una forma di leasing per circa 1 milione di dollari l'anno (che è stata lo stesso tipo di offerta poi presentata dalla RAF all'A.M. per i Tornado).
La scelta italiana di dotarsi dell'F-16 alle condizioni di un'offerta di leasing pari a 1600 miliardi delle vecchie lire in cambio di 45000 ore di volo ripartibili in 7 anni e del supporto logistico completo, è stata spesso oggetto di critiche dagli addetti ai lavori (delle quali si è già parlato in quest'articolo). La transizione all'EFA sta per concludersi e la linea caccia, dopo la definitiva radiazione di tutti gli F-104, si è standardizzata su EFA e F-16 ADF dotati del nuovo motore F100-PW-220E, per la produzione del quale la Lockheed ha assegnato alla Pratt & Whitney un contratto del valore di 25,5 milioni di dollari. Nel 2004 si erano avvertite voci secondo cui l'A.M. era intenzionata ad accelerare la radiazione dell'AMX acquistando altri F-16 in leasing in attesa dall'F-35. Tali voci sono state subito smentite dal Capo di Stato Maggiore Sandro Ferracuti.
Forte di un consistente numero di velivoli in condizioni di piena e moderna efficienza, la belga FaèB/BL ha recentemente radiato e messo in vendita 31 dei suoi più vecchi F-16A e B. Prossimamente saranno collocati sul mercato altri 16 F-16C e D. Per il momento non si sono fatti avanti potenziali acquirenti. Il Belgio è uno di quei paesi che più massicciamente ha prodotto su licenza o aggiornato gli F-16 in dotazione alle sue forze aeree e a quelle di Danimarca. Il numero di F-16 prodotti su licenza, nel giugno del 2005 è arrivato a 222, mentre gli aerei sottoposti a manutenzione o aggiornamento ammontano a ben 778 esemplari.
Altro importante paese utilizzatore dell'F-16 è la Grecia che, disponendo di ben 60 aerei, tutti delle ultime versioni (Block 52), rappresenta un mercato di notevole portata, avvalorato dal forte investimento per la tecnologia CFT della Lockheed, che consente di aumentare l'autonomia dell'F-16. In vista del suo ingresso nella NATO, anche la Croazia sta pensando di dotarsi di un caccia occidentale ed ha orientato la preferenza verso l'F-16, acquistabile in versioni "di seconda mano". Il governo croato ritiene di portare a termine l'operazione entro il 2010.
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