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08/08/2005
VEDI LE FOTO DELL'F-16Nel 1971 cinque ditte americane parteciparono in veste di concorrenti ad in un progetto destinato allo sviluppo di un caccia leggero ad alta monovrabilità. Alla fine la scelta definitiva dell'USAF avrebbe riguardato solo una delle due ditte "finaliste", che furono General Dynamics e Northrop, alle quali venne offerto un contratto per approntare due prototipi, l'YF-16 e l'YF-17.
Nel gennaio 1975 l'Aeronautica militare statunitense sceglieva l'YF-16, elaborato in due versioni, l'F-16A e l'F-16B. Il programma di costruzione interessava ben 67 ditte importanti e oltre 4000 subappaltatori nei soli Stati Uniti. Il piano di produzione ebbe un carattere internazionale che beneficiò anche all'Europa: furono infatti coinvolte ditte europee situate nei Paesi Bassi ed in Belgio per approntare le catene di montaggio.
Il primo F-16A volò il 7 agosto 1978. Battezzato in seguito "Fighting Falcon", quest'aereo ha sempre incorporato le ultime innovazioni tecnologiche, in particolare l'equipaggiamento e le soluzioni di avionica necessarie agli attacchi notturni.
Il livello della concezione tecnologica alla base del progetto dell'F-16 era diverso ed evoluto rispetto a i casi precedenti, citando a titolo di esempio la similitudine concettuale che ebbe il glorioso F-4 "Phantom" rispetto a velivoli di generazioni precedenti come l'F-101 "Vodoo". Con l'F-16 si é passati ad un nuovo modo di pianificare e gestire il volo a bordo di un caccia, caratterizzato dall'informatica e da inedite e decisive soluzioni aerodinamiche.
Tradizionalmente i dati di volo venivano inseriti a mano dal pilota nel calcolatore di bordo, immediatamente prima del decollo. L'F-16 fu configurato in modo da accogliere tutti i dati necessari al volo ed alla missione operativa, (armamento, codici IFF, piano di volo etc.), in un apposito nastro, la DTC, dove i dati vengono registrati tramite un computer, situato a terra, con il quale il pilota interagisce tramite interfacce grafiche e mouse.
Per sviluppare l'F-16 si ha investito molto sulla ricerca dell'ergonomia a bordo, ottenendo un'ottima visibilità in tutte le condizioni di manovra, grazie al tettuccio ampio e privo di montanti laterali. Il sedile è piuttosto inclinato, per via di una ricerca progettuale tesa a migliorare la capacità di sopportazione del pilota alle manovre ad elevati fattori di carico. Qualche difetto pare sia procurato unicamente dall'illuminazione del cruscotto durante i voli notturni, che tende ad attenuare la leggibilità di alcuni strumenti e a procurare fastidiosi riflessi sul tettuccio.
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