ATTENZIONE, il tuo browser non supporta le tecniche di impaginazione con cui questo sito è stato realizzato.
Per un più agevole utilizzo di questo sito ti raccomando di aggiornare il tuo browser all'ultima versione.
Cerca tra i seguenti link quello avvicinabile al tuo browser:
[INTERNET EXPLORER]
[NETSCAPE 8.1.2]
[OPERA 9.02]
[FIREFOX 2]
Se il browser che usi non è contemplato, collegati alla casa del prodotto.

Home pageStoriaL'Aeronautica Militare

<< L'Aeronautica Militare >>

07/06/2005

Tra queste altre imprese vogliamo ricordare il volo a tappe con destinazione Tokio, in cui i due piloti Arturo Ferrarin e Guido Masiero decollarono il 14 febbraio 1920, attrezzati unicamente con una bussola e una mappa del mondo strappata da un'atlante, e atterrarono con successo nella raggiunta città nipponica.

Avvenimenti di questo tipo favorirono la ripresa dell'interesse dell'industria aeronautica verso gli investimenti nel settore, interesse dissipatosi in seguito alla fine della guerra e della necessità di supporto in forze aeree che essa aveva richiesto.

Gli anni '20 e '30 costituirono un fornito e importante paniere di eroiche imprese aeronautiche, che videro spesso l'Italia raggiungere record di volo imbattuti tuttora, senza trascurare le storiche traversate avvenute in anticipo rispetto alle altre nazioni europee.

Nel 1925 il pilota F. De Pinedo, a bordo di un aereo S16, decollò dall'aeroporto di Sesto Calende, sorvolò Roma e prese "il largo", destinazione Melbourne.

Il 3 luglio 1928 i due piloti Arturo Ferrarin e Carlo Del Prete decollarono da Montecelio (RM) a bordo del velivolo S64 e raggiunsero Turosh, sulle coste del Brasile, dopo una traversata dell'Atlantico pari a 7188 Km e 50 h di volo, e stabilirono il nuovo record di distanza.

Malgrado le difficoltà iniziale ed una sorta di diffidenza delle altre due armate più anziane, Esercito e Marina (le quali, in seguito alla costituzione dell'autonomia della Regia Aeronautica, dovettero anche rinunciare ad una cospicua fetta di bilancio), quella che ora è l'Aeronautica Militare prese il via sulla strada dello sviluppo organizzativo. Il Commissariato per l'Aeronautica, istituito nel 1923, divenne, nel 1925, Ministero dell'Aeronautica. La forza aerea italiana fondò anche la sua Accademia, con sede nella Reggia di Caserta, in una posizione favorevole, considerata la vicinanza del campo di volo di Capua, dove i primi allievi si addestravano al pilotaggio.

Questi provvedimenti si rivelarono mirati a sancire la nascita di uno spirito di unione operativo e culturale, che porterà le successive imprese aeree ad essere espressione di una intesa di gruppo. Infatti, gli anni che seguirono il '26, si caratterizzarono in particolare per le crociere collettive compiute alla ricerca di mete sempre più lontane.

Italo Balbo, gerarca del regime nominato Sottosegretario per l'Aeronautica, decise di conseguire il brevetto di volo per meglio approfondire i ruoli, i meccanismi e le problematiche della struttura della nuova forza armata. Dopo le traversate del mediterraneo verso occidente e verso oriente, compiute in formazione rispettivamente nel '28 e nel '29, Balbo organizzò la prima trasvolata dell'Atlantico in formazione che la storia ricordi.

I 14 velivoli S55 decollarono dall'aeroporto di Orbetello il 17/12/1930, con destinazione Rio de Janeiro e giunsero alla meta il 15/01/1931.

Balbo organizzò poi una seconda trasvolata, stavolta più impegnativa, con destinazione Chicago. Il decollo avvenne, sembre dalla base di Orbetello, il 1 luglio 1933 e a prendere il volo furono ben 24 aerei S55. L'arrivo a Chicago fu accolto da un tripudio di folla festante.

<< Pagina 2 di 4 >>

Accessibilità

Questa pagina è conforme ai seguenti standard di sviluppo:
XHTML 1.0 STRICT, CSS 2.1, WCAG AA

Pertanto, è accessibile anche ai portatori di handicap, per saperne di più consulta pure le
note sull'accessibilità
Copyright© G. Zanetti