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<< Panavia Tornado ECR >>

07/06/2005

Lo sviluppo di una variante specifica da ricognizione del Panavia Tornado è stato sollecitato da una richiesta della Germania che inoltrò una richiesta per 35 esemplari della versione ECR, (combattimento elettronico e ricognizione).

Dopo due velivoli di sviluppo (due Tornado IDS per il nuovo ruolo, il primo dei quali ha volato il 18 agosto 1988), il primo Tornado ECR di serie ha volato il 26 ottobre 1989 e le consegne alla Luftwaffe sono iniziate nel maggio 1990, prima al 2/JBG 38, poi al 2/JBG 32.

Tornado ECR, © paulnann.com

Compiti del Tornado ECR sono la ricognizione a distanza e il pattugliamento dei confini, effettati con l'ausilio di sistemi elettronici a formazione di immagini e l'armamento di missili guidati antiradar; il suo impiego è equivalente a quello dell'F-4G "Wild Weasel", e per missioni di questo tipo il Tornado può essere equipaggiato con apparecchiature per la raccolta dei dati, sensori elettronici e, per l'attacco alle postazioni radar, missili AGM-88 A HARM (High Speed Anti Radiation Missile, missile veloce anti-radiazioni). L'aereo ha un nuovo computer di bordo di maggiori capacità, antenne per la localizzazione di emittenti nelle radici alari e un sensore a infrarossi a visione anteriore; assenti solo i cannoni da 27 mm.

Ai piloni alari possono essere appese gondole per contromisure elettroniche o lanciatori di bengala e chaff (laminette metalliche antiradar) e due serbatoi ausiliari. Per la ricognizione i tedeschi impiegano anche Tornado IDS equipaggiati con una gondola MBB-Alenia, che alloggia macchine fotografiche a scansione lineare all'infrarosso e nello spettro visibile.

Anche l'Aeronautica Militare italiana, che per la ricognizione impiega già Tornado IDS con la gondola MBB-Alenia, espresse interesse per il Tornado ECR, e fu avviata la trasformazione a questo standard di 16 Tornado IDS. Rispetto agli aerei tedeschi, gli ECR italiani hanno manenuto i motori originari, gli RB199.34R Mk103, ma presentano equipaggiamenti semplificati. Il primo esemplare è stato presentato ufficialmente dall'Alenia, responsabile delle trasformazioni, all'A.M. il 19 marzo 1992.

Anche la RAF britannica dispone di 30 velivoli Tornado GR.Mk 1 A adattati per la ricognizione; gli aerei conservano le capacità di attacco ma, privi dei cannoni, sono dotati di sistemi a infrarossi a scansione laterale (SLIR) e di sorveglianza da orizzonte a orizzonte e di registratori video; sono stati i primi ricognitori interamente basati su apparati di registrazione delle immagini privi di elementi ottici: programmi di aggiornamento ne hanno previsto anche l'installazione di un sistema di trasmissione dei dati-video, in modo da poter inviare in tempo reale le immagini a stazioni di terra.

Aerei di questo tipo hanno avuto il battesimo operativo nel teatro della Guerra del Golfo, nel 1991. All'Arabia Saudita ne sono stati forniti sei esemplari.

Caratteristiche tecniche:

Tipo

  1. biposto da combattimento elettronico e ricognizione

Pesi

  1. massimo al decollo: circa 28000 Kg

Motore

  1. 2 turboventole Rolls Royce RB199-34R Mk 105 DA 78,65 KN (8000 Kg) di spinta con postbruciatore

Dimensioni

  1. apertura alare: 13,91 m alla freccia min; 8,60 m alla freccia max
  2. lunghezza: 16,72 m, sonda inclusa
  3. superficie alare, con freccia di 25°: 26,60 m2

Armamento

  1. 2 o 4 missili antiradar AGM-88 HARM
  2. 2 aria-aria AIM-9L per autodifesa
  3. in missioni di attacco: il normale armamento del Tornado

Prestazioni

  1. velocità max senza carichi esterni: mach 2,2 (2337 Km/h)
    a oltre 11000 m
  2. quota di tangenza pratica: oltre 15250 m
  3. autonomia operativa senza rifornimenti in volo: circa 4 ore
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