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07/06/2005

Forte dell'esperienza delle costruzioni su licenza,l'industria aeronautica italiana progettò e realizzò completamente in proprio il suo primo caccia a reazione, il G.91R1, che ebbe un periodo d'impiego più che trentennale (agosto '58/aprile '92) e fu, nel 1961, l'aereo scelto per il reparto delle "Frecce Tricolori".

Seguì l'MB-326, addestratore utilizzato dagli allievi dell' Accademia Aeronautica, giunta nel 1962 nella sua attuale sede di Pozzuoli.

I requisiti per un caccia intercettore bisonico portarono all'acquisto di un consistente lotto di F104G americani (in servizio in Italia dal maggio '63 al giugno '93), aereo che fu poi adattato su specifiche esigenze italiane e fu portato alle versioni F104S, poi F104-ASA (Aggiornamento Sistema d'Arma) e successivamente F104-ASA2, versioni utilizzate ancor oggi in attesa della sostituzione col velivolo di nuova concezione F2000 Typhoon.

Citiamo poi, doverosamente, l'introduzione dell' MB339 quale sostituto dell'addestratore MB326 e, nella sua versione MB339-PAN, del G91 nella pattuglia delle "Frecce Tricolori".

E, di seguito, impossibile non menzionare l'aereo forse più famoso e attualmente più rappresentativo dell'Aeronautica Militare, il Panavia Tornado, nelle versioni IDS (caccia-bombardiere, in servizio dal 1982), ADV (versione specifica per la difesa aerea, considerato tra i primi velivoli al mondo per l'intercettazione a lungo raggio) e infine ECR (versione ottimizzata per ricognizione e guerra elettronica).

Infine, dal gennaio 1989 è operativo il caccia tattico leggero Embraer AMX, sviluppato nell'ambito di un consorzio tra l'industria aeronautica del Brasile e l'allora società italiana Aermacchi, società che si è successivamente accorpata alla Selenia per dar luce all'Alenia S.p.A., una delle industrie più coinvolte nel panorama aerospaziale mondiale.