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26/03/2006
I sistemi di innovazione principali coinvolti nel programma di fabbricazione del Rafale, furono quelli relativi al sistema di sparo, affidato ad un cannone MATRA (oggi MB-DA) "Mica", al sistema radar Thomson-CSF RBE-2, con scansione elettronica su due piani; di seguito, importanti furono gli sviluppi per la realizzazione del missile da crociera MATRA "Apache" e la suite per l'autoprotezione elettronica "Spectra".
Il primo Rafale-C uscì di fabbrica il 31 ottobre 1990, col battesimo dell'aria il 19 maggio 1991. Il programma proseguì con molteplici voli di collaudo che, al salone aeronautico di Farnborough del 1994, offrirono ai dirigenti della Dassault motivo di vanto nel rapportare il progetto del Rafale con quello dell' EF-2000. I problemi però cominciarono a farsi sentire a seguito della ritrosia del ministero della difesa francese a concedere fondi per il progetto, stante l'estrema soddisfazione per il Mirage 2000.
Per quanto il Rafale fosse un caccia leggero, il suo costo unitario nel 1994 era altissimo, pari a ben 59 milioni di dollari, e ad esso si aggiungeva la pecca del motore M-88 che si era rivelato carente di 200 Kg rispetto alla spinta prevista, nonché omologato solo per voli fino a 1,8 Mach, contro gli oltre 2 Mach che EF-2000, F-16 ed F-22 potevano offrire. I sistemi avionici e di armamento avanzati inoltre non entrano immediatamente disponibili.
L'impiego del Rafale da parte dell'Armèe de l'Air ha esteso il tipico ruolo addestrativo della versione biposto (Rafale-B) portandolo a compiti di interdizione. Le analogie con il "Typhoon" sono particolarmente evidenti nella cellula, che ha la stessa configurazione delta canard, con le alette canard posizionate indietro rispetto all'abitacolo, soluzione che forse offre al pilota maggiore visibilità rispetto al caccia europeo. Altra rilevante differenza è la conformazione della presa d'aria, collocata ai fianchi della fusoliera e dotata di sezione ogivale, simile a quella dell'F-18 "Hornet".
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