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<< Presentato l'Aermacchi M-346 >>

24/07/2005

Nel più prestigioso salone aeronautico al mondo, quello di Parigi-Le Bourget, la quasi totalità dei riflettori era puntata sull'Airbus A-380. Ma una più che dignitosa fetta di interesse è stata rivolta verso l'addestratore avanzato Aermacchi M-346, recentissimo prodotto dell'industria aeronautica italiana, dalle forti aspettative di vendita in Italia e all'estero.

Di quest'aereo a Le Bourget sono giunti il volo due prototipi pre-operativi. Il primo (matricola C.M. X615), è stato dipinto con una bella livrea a due toni di blu, ed ha compiuto diverse dimostrazioni di volo. Il secondo (matricola C.M. X616), con una livrea "grezza" di fabbrica, nei colori giallo e avana, è stato disposto assieme agli altri velivoli dell'esposizione statica e allestito con svariati sistemi d'arma, a riprova di una vocazione operativa che va oltre l'addestramento e giunge a ruoli di attacco leggero di supporto.

Tra gli armamenti montati sul secondo prototipo annoveriamo i missili AIM-9 "Sidewinder" e il contenitore Aermacchi con cannone GIAT 554 da 30mm, per un carico bellico complessivo stimato intorno ai 3000 Kg.

L'orientamento di base che segue l'aquirente-tipo dell'M-346 è l'ultimo stadio dell'addestramento al pilotaggio, che prevede intensive esperienze simulate di azioni belliche con prove di tiro aria-aria e aria-suolo. In Italia potremmo dire che coprirebbe il ruolo che è stato proprio del G.91. In quest'ambito addestrativo, annoveriamo anche l'aeronautica greca e quella polacca come potenziali forze aeree interessate all'acquisto dell'Aermacchi.

Tornando sul tema della flessibilità dell'M-346, e ricordando il successo commerciale del BAe "Hawk" non solo come aereo da addestramento, non stupirebbe che una considerevole fetta di vendite fosse messa in atto da forze aeree intente a sostituire i loro vecchi caccia leggeri, uno su tutti, il Northrop F-5 "Tiger".