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24/02/2006
VEDI LE FOTO DEL G.91L'Aeritalia G.91, vincitore di un concorso per un caccia tattico leggero da ricognizione e attacco indetto agli inizi degli anni Cinquanta, volò per la prima volta il 9 agosto 1956; era previsto un suo massiccio impiego nelle nazioni della Nato, ma ciò avvenne solo in minima parte: infatti fu adottato solo da Italia e dall'allora Germania Occidentale.
La produzione complessiva è stata comunque di 690 esemplari, 167 dei quali nella versione biposto da addestramento G.91T, costruiti dalla Fiat e da un consorzio tedesco comprendente Messerschmitt, Heinkel e Dornier. Di questi, tralasciando una trentina di aerei di preserie, tutti erano dotati nel muso di tre macchine fotografiche Vinten per riprese anteriori e laterali oblique.
La radiazione dei G.91 in Germania cominciò nel 1974 e fu completata nel 1982, con la sostituzione del velivolo con l'Alpha Jet e con gli F-4 Phantom; in precedenza, nel 1965, la Germania aveva ceduto 40 G.91 R-4 al Portogallo: si trattava di aerei inizialmente destinati a Grecia e Turchia, ma poi rifiutati dai due paesi.
A questi hanno poi fatto seguito altri esemplari, a mano a mano che procedevano le radiazioni dalla Luftwaffe, e la Força Aerea Portoguesa è oggi l'unica a impiegare ancora il G.91 in compiti di attacco e ricognizione tattica. L'Aeronautica Militare italiana ha radiato ufficialmente il G.91R solo nell'aprile del 1992, dopo ben 34 anni di servizio.
Il progetto di un aereo per l'attacco leggero e rapido a ridosso del fronte portò alla concezione del G.91Y, aereo che si rivelò molto valido per le esigenze che doveva soddisfare, ma che non ottenne i successi commerciali che avrebbe meritato. Fu impiegato praticamente solo nell'A.M., e in quantitativi anche inferiori alle specifiche d'acquisto inizialmente formulate. I motivi della sua limitata assimilazione risiedono nella difficile situazione del poco favorevole clima di mercato degli anni 70 e nella sigla che poteva indurre a pensare che il G.91Y fosse solo una versione riadattata di un progetto considerato già obsoleto.
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