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07/06/2005
Con il Southampton l'ingegner R.J. Mitchell segnava il suo primo grande successo come progettista della Supermarine inglese. Per realizzare il suo idrovolante, Mitchell aveva fatto tesoro degli aspetti tecnici dettagliati che caratterizzavano un aereo passeggeri allora utilizzato dalla compagnia Imperial Airways sulla tratta Southampton - isole Canarie della Manica.
Il Southampton prometteva molto, e la RAF ne ordinò subito 68 esemplari. Costruito in duralluminio, lo scafo terminava con un impennaggio trideriva. Era molto spazioso, poteva alloggiare ben cinque persone, che potevano anche disporre di una dispensa e di brandine per il riposo.
La propulsione era assicurata da due motori Napier Lyon da 500 cavalli ciascuno, posti tra le due ali. Il Supermarine Southampton Mk I effettuò il suo primo volo il 10 marzo 1925. I primi esemplari avevano tuttavia uno scafo ancora in legno, mentre la successiva variante Mk II era dotata di una struttura metallica più leggera e offriva migliori prestazioni.
Nel 1927-28, per sperimentare la resistenza della macchina, una squadriglia di otto idrovolanti, comandata dal Capitano Brown Cave, effettuò una crociera di 44000 Km che la portò in quattordici mesi da Londra a Singapore.
Le versioni principali dell'aereo furono l' Mk II, l' Mk IV e l'Mk X (versione trimotore). I principali paesi utilizzatori furono la Gran Bretagna, l'Argentina, l'Australia, il Giappone e la Turchia.
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