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07/06/2005
Agli effetti di tale prodotto, i fattori relativi alla forma del profilo alare ed allo angolo di incidenza si richiamano attraverso l'uso di un unico coefficiente dal simbolo "Cp", poiché la portanza varia con il variare dell'angolo di incidenza in misura diversa a seconda del profilo alare; infatti, più un profilo è curvo e asimmetrico (cioè convesso nella parte superiore, piano o concavo in quella inferiore) più è atto a generare la portanza. La formula della portanza è pertanto la seguente: P = Cp × S × d × V2, i cui operandi sono:
La portanza aumenta con l'aumentare dell'apertura dell'angolo di incidenza, sino a valori di 15/18 gradi, a seconda del profilo alare, che viene detto angolo di incidenza critica. Oltre tale valore la portanza diminuisce rapidamente sino ad annullarsi; a questo punto, intatti, avviene il distacco dello strato d'aria aderente all'ala e si verifica la condizione di stallo che priva l'aereo di sostentazione e che va subito corretto riducendo l'angolo di incidenza.
Lo stallo può essere verificato anche da una velocità talmente ridotta da non generare l'adeguata portanza che assicura la sostentazione dell'aereo. La velocità minima limite per la sostentazione è detta velocità critica.
Tra l'incidenza e la velocità, esiste un rapporto di contrapposizione: un forte angolo d'incidenza entro i limiti di cui sopra, assicura il massimo della portanza, ma comporta da parte dell'ala una grande resistenza, che limita fortemente la velocità; viceversa, una forte velocità è possibile solo con una minima resistenza della ala, e quindi con un piccolo angolo di incidenza: in questo caso, quindi, sarà, la velocità a fornire il massimo incremento alla portanza. In conclusione, nel volo, le forti incidenze corrispondono necessariamente alle minime velocità e le forti velocità alle minime incidenze.
Da quanto spiegato sinora emerge che la velocità è un fattore chiave per generare la portanza ed è condizione indispensabile per il volo aerodinamico. La velocità dell'aereo è raggiunta attraverso la spinta prodotta dal suo apparato propulsore.
La spinta, quale che sia il tipo e la collocazione del complesso motopropulsore, è sempre una forza che agisce lungo la traiettoria del velivolo e nel senso del moto; essa pertanto si oppone direttamente alla resistenza incontrata dall'aereo nell'avanzamento, la quale agisce nella stessa direzione della spinta ma in senso contrario ad essa.
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