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07/06/2005
Conosciuti come le "nere signore dello spionaggio", dal momento che le loro prime missioni avvennero per conto della CIA, i ricognitori della serie U-2 sono stati inizialmente oscurati dalla notorietà dello spettacolare SR-71 della stessa ditta, ma sono riusciti a sopravvivere al loro successore e oggi svolgono un valido servizio.
Inizialmente concepito per soddisfare una specifica della CIA per un ricognitore in grado di sorvolare i territori dell'ex-Unione Sovietica ad altissime quote, fuori della portata degli intercettori e dei missili contraerei, e con autonomia sufficiente per coprirne quasi tutto il territorio, il prototipo dell'U-2 volò per la prima volta nell'agosto 1955; l'aereo era praticamente un'aliante stratosferico con motore. Grazie a queste insolite ma efficaci caratteristiche fu possibile effettuare ripetuti voli di spionaggio sull'ex-Unione Sovietica.
Ma l'abbattimento del velivolo pilotato da Francis Garry Powers nel maggio 1960 segnalò la fine della sua invulnerabilità e portò a un brusco arresto di tale attività, che fu convogliata sui cieli della Repubblica Popolare Cinese e su altri settori "caldi" del panorama internazionale.
La produzione dell'U-2 è terminata nel 1968 con la versione U-2R, completamente riprogettata rispetto ai primi modelli, con maggiore apertura alare e lunghezza; fu però ripresa dodici anni dopo, nel 1980, con la variante designata TR-1A, derivata dall'U-2R, equipaggiato con sensori di vario tipo alloggiati in un vano in fusoliera e in grosse gondole alari.
Prima dello scioglimento dell'ex-Unione Sovietica, gli U-2R e i TR-1A venivano impiegati anche in missioni di tipo tattico soprattutto in Europa, decollando dalla base della RAF di Alconbury, e sorvolando le cosiddette aree "permissive", poste lungo il confine amico di importanti frontiere. Per questo impiego gli aerei erano equipaggiati con un radar a scansione laterale UPD-X di tipo avanzato, che consente di "vedere" per circa 480 Km all'interno della "cortina di ferro"; una mezza dozzina di TR-1A sono stati impiegati anche in Arabia Saudita per missioni di ricognizione durante la guerra del Golfo.
I TR-1 conservano comunque le capacità di ricognizione strategica degli U-2R e hanno spesso operato con apparecchiature per l'intercettazione e la registrazione di segnali elettronici e di comunicazioni, o con sensori di tipo ottico o elettro-ottico.
In considerazione di questa perfetta adattabilità alle missioni della versione da cui derivano, nel dicembre 1991 i TR-1A sono stati ridesignati U-2R.
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