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18/06/2005
Alla seconda metà degli anni Trenta, nell'Aeronautica militare statunitensi fece largo l'esigenza di un bombardiere d'assalto.
Fu interpellata la North American, che avviò la progettazione e la realizzazione di un prototipo di lancio che fu poi collaudato e approvato nel settembre 1939.
Per la produzione di serie gli fu assegnata la designazione di B-25 e il nomignolo di "Mitchell", in ricordo del controverso fautore della potenza aerea americana. Nella commessa iniziale era stata specificata la costruzione di 184 velivoli. Ma di un modello rivelatosi molto importante, il B-25J, si raggiunsero le 4390 unità costruite.
Grazie all'impiego di questo tipo di velivolo e alla riuscita delle sue numerose missioni di bombardamento nella guerra contro il Giappone, la vittoria degli americani fu notevolmente facilitata.
Tra le varianti principali la più conosciuta è il B-25G per la lotta antinave, che era equipaggiata con un cannone M4 da 75 mm e 6 mitragliatrici. Il B-25H, dalla potenza di fuoco ancora maggiore, aveva un cannone da 75 mm e 14 mitragliatrici. Quanto al B-25J, alcuni vennero trasformati in aerei d'addestramento avanzato.
Il B-25 fu impiegato in molti paesi, tra qui gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l'Unione Sovietica, la Francia, l'Australia, il Canada e numerose nazioni del Sudamerica.
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