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10/11/2005
Il Tu-144 è stato il primo aereo da trasporto commerciale a superare la velocità di Mach 2, un traguardo che è stato raggiunto il 15 giugno del 1969. L'aereo, che in codice NATO è denominato "Charger", è il frutto di avanzati studi favoriti da una prassi di spionaggio industriale condotta da personale addestrato tra cui Sergei Pavlov e Sergei Fabiew ai danni della compagnia francese Aèrospatiale. Gli agenti russi, in veste di rappresentanti della Aeroflot, già a metà degli anni '60 erano entrati in possesso dei progetti di fabbricazione del Concorde francese.
Malgrado le somiglianze, il Tu-144 rimane comunque un aereo che presentava delle scelte di sviluppo considerevolmente differenti, sin dal suo prototipo (numero di serie 77101). Lo sviluppo dell'aereo fu poi rallentato a seguito dell'incidente del 3 giugno 1973 allo show aereo di Parigi, occorso a un Tu-144 che precipitò investendo una casa e uccidendo tutti e 6 i membri dell'equipaggio e 8 persone presenti a terra.
In seguito al recupero della scatola nera, si sono condotte analisi che indicano, come causa probabile dell'incidente, una errata modifica alla configurazione dei controlli sull'auto-stabilizzazione, eseguita dai tecnici russi prima del secondo giorno di voli, con l'intenzione di superare le prestazioni dimostrative del Concorde. L'eccessivo rateo di salita che fu abilitato sul software di condotta del volo provocò probabilmente lo stallo che fece cadere l'aereo.
L'attività di volo commerciale iniziò alla fine del 1976, incentrata sul trasporto di merci, nella tratta tra Mosca e Alma-Alta. Il primo volo passeggeri a bordo di un Tu-144 avvenne nel novembre 1977 e la pianificazione del servizio fu operativa sino a quando non avvenne un altro incidente, che per fortuna non coinvolse i passeggeri. Durante un collaudo prima della consegna, un Tu-144 precipitò al suolo, provocando la morte dell'equipaggio. L'ultimo volo passeggeri si ebbe il 1 giugno 1978.
Seguirono unicamente i voli merci, per i quali venne impiegata la versione D, dotata di motori più efficienti. Il regolare servizio di trasporto terminò nei primi anni '80 e gli fecero seguito solo alcuni voli periodici.
Dei 16 Tu-144 costruiti gli ultimi due (Tu-144D numeri di serie 77114 e 77115) furono in seguito utilizzati per test di carattere aeronautico. Nel 1990 il primo dei due esemplari fu offerto dalla Tupolev alla NASA, che, dopo numerose modifiche approntate, (per un investimento complessivo di 350 milioni di dollari), lo impiegò nel suo progetto di ricerca per il trasporto commerciale ad alta velocità dando all'aereo la designazione di Tu-144LL.
Il progetto della NASA nel 1999 fu cancellato e due anni dopo venne avviata una trattativa di vendita dell'aereo (al quale erano stati rimpiazzati gli originari motori RD-36-51 con dei Kuznetsov Nk-321, gli stessi del Tu-160 "Blackjack"). Il prezzo offerto consisteva in 11 milioni di dollari, ma le pratiche vennero poi annullate a causa dell'opposizione del governo russo all'esportazione dell'apparato motore. L'unico Tu-144 visibile in forma statica al di fuori dell'Unione Sovietica è stato acquistato nel 2001, privato dei motori, dal museo tedesco "Auto & Technikmuseum".
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