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20/08/2006
Nato nel 1937 per rispondere ad una specifica per un aereo da ricognizione strategica marittima da affiancare al Cant.Z 506 sostituendo il Cant.Z 501 e che potesse mantenere una velocità di crociera di almeno 300 Km/h ed una velocità di picco pari a 350 Km/h a 3250 piedi, l'RS.14 (la sigla RS sta per ricognitore Stiavelli) era un idrovolante bimotore a scarponi con struttura interamente metallica armato con tre mitragliatrici Breda-Safat da 7,7 mm ed una dorsale da 12,7 mm. La ditta che ne costruì il prototipo fu la CMASA, adottando le metodologie costruttive che avevano dimostrato la loro efficacia nella coppa Schneider, celebre gara tra idrovolanti.
Le prestazioni in volo si rilevarono da subito interessanti, potendo raggiungere in fase di prototipo la velocità di 406 Km/h e la capacità di effettuare dei looping; ma una lunga messa a punto ed una serie di incidenti dovuti al cedimento dei montanti degli scarponi ne ritardarono l'entrata in servizio, che avvenne solo tra la fine del 1941 e l'inizio del 1942, quando i primi RS.14 vennero consegnati ai reparti operativi di Augusta e Marsala in Sicilia. Il numero di esemplari in condizione operativa fu limitato a 57, di cui solo 28 rimasero in condizioni d'impiego alla firma dell'armistizio del 1943.
Questi aerei parteciparono alla battaglia navale di Mezz'agosto e successivamente vennero impiegati per compiti di ricognizione marittima e scorta ai convogli. Solo in casi eccezionali l'RS.14 effettuò azioni dirette di soccorso, non possedendo elevate caratteristiche nautiche per gli ammaraggi in mare aperto.
Pur essendo un aereo molto diverso dai predecessori l'RS.14 finì per integrare i Cant.Z 501 nelle scorte ai convogli ed i Cant.Z 506 nella ricognizione marittima rispetto alla quale risultava più manovrabile ma con minori qualità nautiche. Molti degli RS.14 disponibili all'inizio del 1943 furono danneggiati perché non cadessero in mano nemica durante l'invasione della Sicilia; gli aerei superstiti, dopo l'armistizio dell'8 settembre, continuarono a operare dalle basi della Sardegna fino alla fine della guerra. Sopravvissero alle vicende belliche solo 9 RS.14, successivamente demoliti nel 1950.
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