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07/06/2005
Finora abbiamo supposto che la traiettoria che un satellite artificiale percorre intorno alla terra sia circolare e parallela a quest'ultima; occorre dire che nella realtà concorrono inevitabili errori di traiettoria e velocità al momento della messa in orbita, per cui l'orbita risulterà sempre ellittica, con un perigeo più vicino alla terra ed un apogeo più lontano. La figura in basso illustra i tipi di orbite ellittiche Terra-Luna. La convergenza sinistra delle ellissi è il perigeo, la convergenza destra è detta apogeo.
I satelliti artificiali sono soggetti alle stesse leggi che regolano il movimento dei sistema solare, e che sono state scoperte dall'astronomo tedesco Keplero. Queste leggi, applicate ai satelliti artificiali, stabiliscono:
I satelliti artificiali hanno rappresentato la prima conquista astronautica dell'uomo e, che lungi dall'essere superati, trovano tuttora utilissimi impieghi nel campo delle comunicazioni, per la meteorologia, l'astronautica e la navigazione.
Qualora si intenda inviare un velivolo ben oltre l'orbitazione intorno alla terra gli si deve conferire un'energia di spinta tale da fargli completamente superare l'attrazione di gravità terrestre.
Un velivolo che oltrepassi l'orbita terrestre procedendo a 40000 Km/h, finirebbe nello spazio percorrendo una traiettoria parabolica o iperbolica, a seconda della velocità, e continuerebbe a procedere indefinitivamente nello spazio, fin quando entra nel campo di attrazione di un altro pianeta e, in base all'entità di questa attrazione, sarebbe attratto sulla superficie del pianeta o soltanto tenuto in orbita attorno ad esso trasformandolo in un suo satellite, o addirittura limitarsi a influenzarne la traiettoria provocandone una deviazione.
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